
Torneremo a guardare il mare
nasce per caso, alla stregua delle cose che non ti aspetti e ti strappano un sorriso a trentadue denti.
Un colpo di fulmine per l’Amore che non conosci, se non quando ne senti forte la mancanza e le boccate d’aria sembrano carambolare fuori dalla finestra.
Un libro non programmato che mi ha colta alla sprovvista, ma dal momento in cui senti vibrare in te una nuova creatura cominci ad averne cura, ad ascoltarne ogni battito mentre scalcia per venire alla luce già sapendo quanto l’amerai.
Il frutto di un intimo colloquio, dissacrante e illogico a volte, di una ricerca senza meta nelle notti in cui il lockdown non è riuscito a spegnere le luci sul pensiero che non voleva saperne di dormire e si ripara, in posizione fetale, aspettando l’alba.
Prosa e poesia a sostegno l’una dell’altra in dissertazioni mentali, palindromi di un pensiero libero.
Timori, dubbi, smarrimento e rivolte.
Emozioni represse, soppresse e riemerse per non arrendermi alla speranza di tornare ad accarezzare il mare, simbolo delle cose di “fuori” di cui abbiamo dovuto privarci.
Nasce così il bisogno di armonizzare l’inevitabile, se pur necessario, incalzare del progresso e della tecnologia alle primarie necessità, per distanziarmi dalla follia ordinaria in antitesi con l’armonia naturale.
È un non esserci, in un atto di fede propiziatorio al Nuovo, che è il rafforzarsi di un credo spirituale in cui avverto incessante la necessità di essere parte delle “cose di fuori” in simbiosi con l’armonia del Creato, con il dio del mare.
Il punto zero da cui ricominciare per rimanere “dentro” dove le emozioni continuano a scalare il cuore.
Dove il silenzio è l’intima ribellione.
Un triplo carpiato nelle profondità in cui tutto rimane incontaminato e sei “fuori” da ogni logica.
L’immagine di copertina è un dipinto “Come in cielo così in terra” di Marika Grassano, mia figlia.
L’Autrice
Atto unico
Oggi rimango a letto
un libro, un giornale a cena
mi basta non parli d’aria
di maschere e pièce teatrali
reti da navigare
web da somministrare
drammi da deglutire
permessi da ammanettare
poesie da mercanteggiare
pensieri da censurare.
Inspiro profondo
vivo
nel verso d’un mio destino.
Off line.
Per qualunque richiesta
http://www.oceanonellanima.it/oceano/libro.php?id=87

Nasce così una nuova alchimia tra le sfumature profonde della Tua Anima di Luce che ben conosco per averla vista e sentita tra le mie dita e nel mio cuore più volte, un’Anima capace di colorare momenti oscuri e ridare tempo al tempo del domani ! E l’attesa di sfogliare pagine nuove diventa per me un’esigenza che non può più attendere ! Sarà anche per me un ritornare ad incontrare parti di me ancora nascoste e sconosciute ! Maria Teresa so che mi saprai sorprendere come con ogni Tuo libro !!!
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Torneremo a guardare il mare. Un colloquio con il profondo essere, che mai si distacca dall’ esserci. Un turbinio di emozioni, sensazioni che elevano il pensiero. Il richiamo del mare torna prepotente. L’ onda che cresce s’ infrange e ritorna, come la vita , che non possiamo tenere al guinzaglio, ma possiamo condurla verso nuovi orizzonti.
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