
È arduo fare una recensione ai libri o alle poesie di una poetessa/ scrittrice così particolare, ma ho scritto solo ciò che mi dettava il cuore.
Ho letto due volte la silloge Rosso Sangue della poetessa Maria Teresa Infante per poter apprezzare meglio le composizioni poetiche che trattano il tema, purtroppo sempre attuale, della violenza fisica e psicologica perpetrata, nei modi più disparati e a volte tanto crudeli, ai danni delle donne.
Sembra impossibile riuscire a trattare in poesia temi così delicati, con un linguaggio spesso duro e particolarmente aggressivo, ma pur sempre poeticamente bello. Eppure le poesie di Maria Teresa Infante, riescono a suscitare nel lettore sentimenti di emozione, di stupore e di rabbia.
Ho trovato stupenda Rosso sangue, che inizia con i bellissimi versi: ” io sono il canto del mare,io sono il mare che canta ….” e finisce : ” io sono sangue, il rosso che hai versato, sono la morte ora, il tuo peccato.”
Rileggendola , ha la musicalità di una canzone malinconica.
Particolarmente tristi nella loro straziante verità sono le poesie “Innocenza” e “Mami” : ” cullami Mami; ho dieci anni a dicembre … e un chiodo nel ventre.”
Ho trovato molto intensa ” Il coraggio di non vivere” (dedicata ad Antonia Pozzi e alla sua drammatica vita) . Emozionante è “Il sogno.”
È impossibile elencare tutte le poesie, perché ognuna ha la sua bellezza pur nella straordinaria diversità.
Dopo aver letto Rosso sangue , resta nel mio animo commosso l’ emozione di avere avvertito ancora più forti la rabbia e lo sdegno per le violenze usate sulle donne, nella sicura consapevolezza del valore insostituibile della donna nella vita sociale per il suo modo di pensare, di amare e di agire.
Serenella Siriaco SQUICCIARINI
Magistrato/giudice minorile
Sctittrice, ha pubblicato “La donna e il giudice”, Oceano Edizioni
grazie per averlo pubblicato. sei una donna straordinaria
serenella
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Devo ringraziarti io per il tuo dono profondo nell’avermi dato attenzione. Grazie ancora
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