
Immagine di copertina di Amelia Fratello “Incontri d’anime e orizzonti”
Poche opere impegnano, nella loro lettura, la capacità di entrare nel sentire di un Poeta come l’ultima nata dalla Poetessa/Amica Maria Teresa Infante in “Collisione d’interni”.
Poetica raffinata, silenziosamente sofferta, trascina nell’interno svelato in sensuale animo maturo in corpo che avanza.
Sono rimasta sorpresa, pur conoscendo ogni opera dell’Infante, del balzo, subito/voluto, in ascesa, dei toni sommessi in pensieri profondi, scorrevoli nel collidere di sensi.
Ho udito una sofferenza soffusa, mai pianta, una ricerca dell’Io nel Dio, una ricerca compiuta in – esisto ogni volta che ‘verso’ / Gocciolo esistendo. –
Turbata ho udito quelle collisioni dei miei interni, che dissi in verbi diversi ma stessi intenti.
Non mancano le ben note odi sul sociale, la sofferenza degli esseri minori/maggiori, la supplica a quei dei che dirigono l’orchestra della morte, la condanna alla violenza.
“Collisione d’interni”, amica mia, è l’Opera Madre che svela e cresce, che muore e nasce nel suo Infinito.
Grazie Mariter.
Vittoria Nenzi
Vittoria Nenzi, nasce a Roma.
L’istinto della scrittura, sepolto da doveri e vita travagliata,
si è ripresentato prepotentemente in tarda età, nella tranquilla vita di provincia, San Felice Circeo.
Esordisce come scrittrice nel 2013 con un’opera di narrativa a sfondo autobiografico, “Il mio nome è Vittoria” Edizioni Universitarie Romane. Quasi contemporaneamente la Poesia si impossessa prepotentemente di lei e nel 2015 nasce la silloge “Alle porte del cuore” in nuova ristampa Oceano Edizioni nel 2017 a cui seguirà nell’immediato “Lux in tenebris.” È tra gli autori della trilogia contro la violenza di genere “Ciò che Caino non sa” e “Le mani dei bambini” Oceano Edizioni.