Quando l’indefinito lascia spazio al pensiero sovrano, libero di definire e rigenerarsi a sua somiglianza.
Quando il colore erutta dal magma creativo e diviene sedimento artistico d’eccezione.
Quando le forme prendono sembianze di concetti evolutivi che spaziano tra le infinite regioni del divenire.
Quando un’immagine, di-versa versa in analisi di-versi versati su spatole d’inchiostro.
Opere dell’artista di Ottaviano, Ciro Cioffi

Musica di carta
Stelle lucenti
srotolano
note cadenti.
Ascolto un blues
musica di carta
sulla pelle.
Maria Teresa Infante

Bersaglio
Vorrei mirar-mi
ed esser quale sono
eppur dal centro
io divergo il tiro
e del bersaglio sono
il mio cecchino.
Maria Teresa Infante

Il varco
Ci si ferma
a ridosso
del muro innalzato
addosso
Le pareti
chiudono stanze
aperte
sei fuori
senza aver mai guardato
dentro
dove anche gli spettri
trovano giovamento
vanno e vengono
senza che sia concesso.
Barricate non fermano il passo.
Sassate mirano al centro.
Maria Teresa Infante

Alternanze
Quando l’albe
squarceranno il sonno
al giorno
tramonterà la notte
e andremo a fondo.
Nulla più di un incontro
ad agitar le acque
di un ricordo.
Maria Teresa Infante

Oscillazioni vitali
Vorrei bere un po’
di questo mondo
mandarlo giù
deglutirne il senso
sorso a sorso
come se fosse un carico
d’inchiostro
con le mammelle liquorose e gonfie.
Le ossa scarne stentano a restare
c’è sempre vento a farle vacillare
di poco peso
è facile ondeggiare.
Maria Teresa Infante

Interni ed esterni
Non fui del Caos
radice generata
ma del suo cerchio
raggio che non quadra
e mai mi trovo
quando l’Ego chiama
Maria Teresa Infante

Rosso sangue
Io sono il canto del mare
io sono il mare che canta
e sono il canto
e il mare
sono la nota di un mezzo soprano
la melodia incompiuta nella tua mano.
Io sono il mare
la triste storia di muschio e pietra
che pietra sono le mie ossa
sono l’onda
che s’alza urla infrange e s’inabissa
lasciando andare il corpo tra i fondali
poi si calma
mescendo il cielo che scolora tra le baie
che baie solitarie sono le mie braccia lungo i fianchi
e sono il cielo
questo cielo che di notte cambia umore quando è nero
e si confonde tra le bocche che si donano anche il sangue
perché di sangue è rossa anche la morte
che si disseta al capezzale del mio petto
e sono goccia che dalla ferita gronda
sono il canto
il mare
sono la notte
il rosso
la tua colpa
io sono il canto
ascolta!
Io sono il mare
e l’onda che ti può annegare
io sono il rosso
che volevi amare
sono la goccia
uscita dal costato
sono il piacere
che chiamavi amore
sono l’orgasmo
nudo e messo in croce
sono l’amore
il rosso che non muore
io sono sangue
il rosso che hai versato
sono la morte
ora
il tuo peccato.
Maria Teresa Infante
Edita: silloge “Rosso sangue”, Oceano Edizioni (2018)

Infibulata
Rosa, svelta anzitempo
avesti solo spine sul tuo gambo
fragranza fu rubata all’innocenza
d’una corolla nata senza stella
son lunghe notti che dovrai vegliare
acque nere che dovrai salpare
a bordo del saccheggio che ti rese
velluto sol di ostento e godimento
e fosti rosa muta, mai loquace
il tuo giardino, ratto di sabine.
Maria Teresa Infante
Edita: silloge “Rosso sangue”, Oceano Edizioni (2018)
Ed è poesia nella poesia . . . dolce incanto che non lascia il cuore . . . sublime bellezza tra parole e colori . . . che si fonde e si confonde nel turbinio scarno della mente . . .
Ed è poesia nella poesia . . . a lasciare il passo al vivere . . . di chi ascolta e vede . . . ombre nella luce e luce nelle ombre !!!
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Carissima Estela, da artista e autrice sensibile come sei non potevo aspettarmi altro. Non posso che ringraziarti per la tua stima e l’attenzione, come ben sai ricambiate. Un caro saluto a un’amica lontana ma sempre vicina con il cuore. Dalla Puglia alla Svizzera con affetto.
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Con quanta delicatezza affronti certe tematiche come l’ infibulazione tra l’altro affrontato da me in maniera più dura. Non mi stanco mai di leggerti complimenti davvero la tua poesie è un arricchimento grazie Poetessa
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Sono io a ringraziarti Rosa Maria per la tua attenzione; grata per averci dedicato parte del tuo tempo. Come ringrazio Ciro le cui opere, mi hanno ispirato le poesie pubblicate, inedite. Un caro saluto
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Ti ringrazio per le tue belle parole di cui mi sento più che onorata. Sono io che ringrazio te per la tua attenzione e gentilezza
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